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Invalidità Civile 2021

Invalidità 2021 tutti gli importi delle pensioni

Pensione d’invalidità e inabilità civile, assegno sociale sostitutivo, accompagno, comunicazione e frequenza: gli importi dei trattamenti di assistenza 2021.

 
Ogni anno, sia gli importi delle prestazioni previdenziali erogate dall’Inps, che gli importi delle prestazioni di assistenza, come le pensioni d’invalidità civile, beneficiano della perequazione, cioè sono adeguati all’inflazione.
 
Gli adeguamenti 2020/2021 sono stati resi noti col decreto del 16 novembre 2020, emanato dal Ministro dell’Economia e delle finanze, di concerto con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali [1]

In base a quanto esposto nel decreto, l’indice di rivalutazione definitivo da applicare ai trattamenti Inps in corso di erogazione nel 2020 (rispetto agli importi vigenti nel 2019) è aumentato dallo 0,4% allo 0,5%; l’indice di rivalutazione presuntivo per i trattamenti in erogazione dal 2021 è invece pari allo 0%. L’adeguamento dell’importo delle pensioni da mettere in pagamento per l’anno 2021 è, pertanto, nullo, ma l’ammontare dei trattamenti risulta comunque modificato per effetto dell’incremento verificato nel corso dell’anno. Facciamo allora il punto sui trattamenti di invalidità 2021: tutti gli importi delle pensioni. All’interno di una nuova circolare [2], appena emanata, l’Inps ha illustrato l’ammontare dei principali trattamenti di assistenza riconosciuti agli invalidi: dalla pensione d’inabilità civile, all’assegno di assistenza per gli invalidi civili parziali, dall’assegno sociale sostitutivo sino alle indennità per talassemici.

Oltre all’ammontare mensile dei trattamenti, ad essere modificati per effetto della perequazione sono anche i limiti di reddito per il diritto alle prestazioni di assistenza. Ma procediamo con ordine.
Pensione d’invalidità civile

La pensione d’invalidità civile, più precisamente l’assegno di assistenza per gli invalidi civili parziali, è una prestazione dell’Inps che spetta a chi possiede un’invalidità civile riconosciuta dal 74% al 99%, se è disoccupato e non supera determinati limiti di reddito.

La pensione mensile d’invalidità, per il 2021, ammonta a 287,09 euro, in base all’incremento dello 0,5% dei trattamenti Inps verificato nel corso del 2020. Il limite di reddito personale annuo che consente di aver diritto alla prestazione è pari a 4.931,29 per lo stesso anno. In presenza di determinate condizioni, sulla pensione spetta una maggiorazione pari a 10,33 euro.
Pensione d’inabilità civile

La pensione d’inabilità civile, spettante agli invalidi civili in misura pari al 100%, ha lo stesso importo dell’assegno di assistenza, dunque, per il 2021, è pari a 287,09 euro in base all’incremento dello 0,5% dei trattamenti Inps verificato nel corso del 2020.
 
Il limite di reddito personale che consente di aver diritto alla prestazione, però, è più alto rispetto al limite valido per l’assegno di assistenza, essendo pari a 16.982,49 euro annui per il 2021.

In presenza di specifiche condizioni, anche in questo caso, spetta una maggiorazione pari a 10,33 euro.
L’importo della pensione d’inabilità civile può inoltre beneficiare dell’incremento al milione, sino a 651,51 euro mensili.
 
Per avere diritto al beneficio dell’incremento al milione, gli invalidi civili totali devono soddisfare i seguenti requisiti reddituali:

  • redditi propri non superiori a 8.469,63 euro (il valore corrisponde all’importo massimo della pensione con incremento al milione, ossia a 651,51 euro, moltiplicato per 13 mensilità), qualora il beneficiario non sia sposato;

  • redditi propri di importo non superiore a 8.469,63 euro e redditi propri cumulati con quelli del coniuge di importo annuo non superiore a 14.447,42 euro, qualora il beneficiario sia sposato e non legalmente ed effettivamente separato.

A coloro il cui reddito annuo risulta nella fascia tra 8.469,63 e 16.982,49 euro è garantita comunque la pensione d’inabilità civile da 286,81 euro.
Indennità di frequenza

L’indennità di frequenza spettante ai minori, per il 2021, è d’importo pari a 287,09 euro. Il limite di reddito personale annuo 2021 che consente di aver diritto alla prestazione è pari a 4.931,29 euro.
 
In presenza di determinate condizioni spetta, come per la pensione d’inabilità e invalidità civile, una maggiorazione pari a 10,33 euro.
Assegno sociale sostitutivo

L’assegno sociale sostitutivo, o derivante dall’invalidità civile, dal 2019 al 31 dicembre 2022 è concesso a 67 anni di età, proprio come l’assegno sociale ordinario. L’importo dell’assegno sociale sostitutivo, per il 2021, è pari a:

  • 374,85 euro mensili per gli invalidi civili parziali, in base all’incremento dello 0,5% dei trattamenti Inps, con un limite di reddito personale annuo pari a 4.931,29 euro; a determinate condizioni è possibile ottenere gli aumenti da 85,35 e 12,92 euro mensili;

  • 374,85 euro mensili per gli invalidi civili totali, in base all’incremento dello 0,5% dei trattamenti Inps, con un limite di reddito personale pari a 16.982,49 euro all’anno; a determinate condizioni è possibile ottenere la maggiorazione base dell’assegno sociale.

Ricordiamo che l’assegno sociale sostitutivo è maggiorabile sino a 460,28 euro (importo dell’assegno sociale ordinario previsto per il 2021) solo in presenza di determinati requisiti reddituali del pensionato o della coppia.
Pensione speciale sordomuti
 
La pensione speciale per i sordomuti, per il 2021, è pari a 287,09 euro mensili, in base all’incremento 2020 dello 0,5% dei trattamenti Inps.

Il limite di reddito personale che consente di aver diritto alla prestazione è pari a 16.982,49 euro annui per il 2021.
 
In presenza di determinate condizioni, spetta una maggiorazione pari a 10,33 euro. Il beneficiario della pensione speciale può aver anche diritto all’incremento al milione, sino a 651,51 euro mensili.
Indennità di comunicazione

L’indennità di comunicazione mensile spettante ai sordomuti per il 2020 è pari mensilmente a 258 euro. Non sono ancora state rese note eventuali variazioni 2021.
Pensione per ciechi assoluti

La pensione per ciechi assoluti, per il 2021, è pari a 310,48 euro mensili.

Il limite di reddito personale che consente di aver diritto alla prestazione è pari a 16.982,49 euro annui.

In presenza di determinate condizioni, spetta una maggiorazione pari a 10,33 euro.

Sulla pensione è possibile beneficiare dell’incremento al milione.
Pensione per ciechi parziali

La pensione per i ciechi parziali ventisimisti (si tratta di chi ha un residuo visivo in ciascuno degli occhi, con eventuale correzione di lenti, non superiore ad un ventesimo), per il 2021 è pari 287,09 euro in base all’incremento dello 0,5% dei trattamenti Inps.

 
Il limite di reddito personale che consente di aver diritto alla prestazione è pari a 4.931,29 euro annui per il 2021.
 
L’indennità speciale per i ventesimisti è pari, per il 2020, a 213,08 euro al mese. In presenza di determinate condizioni può spettare una maggiorazione pari a 10,33 euro. Non ci sono limiti di reddito per avere diritto all’indennità speciale.

 
Per i ciechi parziali ultra 65enni la pensione mensile, per il 2021, è pari 287,09 euro in base all’incremento dello 0,5% dei trattamenti Inps.
 
Il limite di reddito personale che consente di aver diritto alla prestazione è pari a 16.982,49 euro annui per il 2022. Si applica l’incremento al milione, ma in misura differente.
Assegno per i decimisti

L’assegno per i decimisti, cioè per chi ha un residuo visivo non superiore in ciascun occhio ad un decimo, con eventuale correzione ottica, per il 2021 è pari a 213,08 euro mensili. In presenza di determinate condizioni spetta una maggiorazione pari a 10,33 euro.
Indennità di accompagnamento

L’indennità di accompagnamento, o accompagno, che spetta agli invalidi al 100% non in grado di compiere gli atti quotidiani della vita o di camminare senza l’aiuto di un accompagnatore, per il 2021 è pari a 522,10 euro. Non ci sono limiti di reddito per averne diritto.
 
Il beneficio economico è riconosciuto per 12 mensilità (non si ha diritto alla tredicesima): l’importo annuale ammonta dunque a 6.265,20 euro.
Pensione per i talassemici

Per gli affetti da talassemia major e depranocitosi, l’indennità mensile spettante prevista per il 2021, in base alla perequazione allo 0,5%, è pari a 515,58 euro: per la prestazione non sono disposti limiti di reddito.
[1] Decreto del 16 novembre 2020, emanato dal Ministro dell’Economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, recante “Perequazione automatica delle pensioni con decorrenza dal 1° gennaio 2021, nonché valore della percentuale di variazione – anno 2020 e valore definitivo della percentuale di variazione – anno 2019”.
 
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