
Con l'ordinanza 15101/2021, il TAR
Lazio ha ordinato al Ministero della Salute di presentare, entro il 30
novembre, una relazione dettagliata sulle misure adottate per garantire alle
persone con disabilità grave l’accesso a protesi e ausili adeguati alle loro
esigenze primarie, tra cui carrozzine, montascale, deambulatori e sollevatori.
In particolare, i giudici amministrativi hanno richiesto che
il Ministero illustri lo stato di attuazione dell’articolo 30-bis, comma 2,
della legge 96/2017. Questa norma imponeva al Ministero di verificare, entro 16
mesi dall'entrata in vigore della legge, l’idoneità degli ausili tecnici
personalizzati acquistabili tramite gare d’appalto nel soddisfare le necessità
specifiche delle persone con disabilità grave. In caso di inadeguatezza, tali
dispositivi dovevano essere esclusi dall'elenco degli ausili acquistabili
tramite appalto pubblico, consentendo invece l’acquisto diretto a tariffa
attraverso la libera scelta del fornitore più adeguato.
L’istruttoria richiesta sarà cruciale per verificare
eventuali inadempienze del Ministero, emerse in seguito a una class action
pubblica avviata da soggetti interessati. Gli avvocati che rappresentano i
promotori della causa hanno espresso soddisfazione per l’ordinanza del TAR,
sottolineando la sensibilità dimostrata dal tribunale e la rapidità nella
gestione del caso.
Secondo le dichiarazioni raccolte, in Italia le persone con
disabilità che necessitano di ausili personalizzati affrontano spesso
difficoltà significative nell'ottenere i dispositivi prescritti in base alle
loro esigenze specifiche. Le richieste di aiuto e le segnalazioni di
disservizi, come problemi nell'acquisizione di cateteri, pannoloni e
carrozzine, sono particolarmente numerose, soprattutto nel Lazio. La situazione
evidenzia l’urgenza di interventi concreti da parte delle istituzioni per
garantire il pieno rispetto del diritto alla cura, all'assistenza e alla vita
indipendente delle persone con disabilità.
Il provvedimento del TAR rappresenta un passo importante e
si attende ora il termine fissato per novembre per valutare le risposte del
Ministero in merito alle questioni sollevate.