Patologie esenti da revisione delle visite di accertamento: Il Decreto Ministeriale del 2 Agosto 2007
Il Decreto Ministeriale del 2 agosto 2007 rappresenta una svolta significativa per le persone affette da patologie gravi, stabilizzate o ingravescenti. Questo decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 27 settembre 2007, pone fine alle continue e spesso umilianti visite di revisione per alcune categorie di persone con gravi condizioni di salute. È un importante passo avanti nella semplificazione amministrativa e nella tutela della dignità delle persone con disabilità.
Il contesto normativo
Con l’introduzione della Legge 80/2006 (conversione del Decreto Legge 4/2006), il Parlamento ha previsto l'esonero dalle visite di revisione per i soggetti:
- Portatori di menomazioni o patologie stabilizzate o ingravescenti.
- Affetti da sindrome da talidomide.
Queste condizioni devono essere riconosciute come causa per la concessione dell’indennità di accompagnamento o dell’indennità di comunicazione.
Il decreto attuativo del 2 agosto 2007 stabilisce:
- L’elenco delle patologie o menomazioni per cui non è necessario sottoporsi a ulteriori visite di accertamento.
- La documentazione sanitaria richiesta per comprovare la condizione invalidante.
Tuttavia, è importante notare che il vincolo alla titolarità dell'indennità di accompagnamento o comunicazione ha suscitato alcune perplessità, poiché esistono patologie gravi e irreversibili (ad esempio alcune amputazioni) che non danno diritto a queste indennità ma che comunque dovrebbero essere esentate dalle revisioni.
L’elenco delle 12 patologie stabilizzate o ingravescenti
Il decreto individua 12 condizioni patologiche che comportano una grave compromissione dell’autonomia personale e gravi limitazioni alla partecipazione alla vita comunitaria. Tali patologie includono:
- Insufficienza cardiaca in classe NYHA IV (stadio avanzato).
- Amputazioni multiple con compromissione funzionale grave.
- Patologie oncologiche terminali.
- Cecità assoluta.
- Sordità prelinguale grave e profonda.
- Malattie neurologiche degenerative irreversibili, come SM (Sclerosi Multipla), SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) e altre.
- Gravi deficit cognitivi e psichiatrici stabilizzati non reversibili.
- Malattie renali croniche in dialisi permanente.
- Paraplegia, tetraplegia e condizioni neurologiche simili irreversibili.
- Perdita totale di funzione degli arti superiori o inferiori.
- Esiti permanenti di paralisi cerebrale infantile.
- Altre patologie o condizioni stabilizzate non suscettibili di miglioramento, specificate dalle commissioni mediche.
Cosa cambia con il decreto ?
Con l’approvazione del Decreto Ministeriale, le persone affette da una delle condizioni sopra elencate non devono più sottoporsi a visite di revisione per confermare lo stato di invalidità o handicap, a meno che non siano esse stesse a richiederlo.
Procedure Semplificate
1. Esonero dalle visite di revisione:
- Gli interessati non saranno convocati per controlli successivi da parte delle Commissioni mediche territoriali, salvo loro esplicita richiesta.
2. Documentazione sanitaria:
- Le Commissioni mediche possono richiedere documentazione aggiuntiva solo se non è già presente agli atti.
- La documentazione deve essere rilasciata da strutture sanitarie pubbliche o private accreditate.
3. Tutela contro gli abusi:
- Eventuali richieste di revisione per persone rientranti nell’elenco configurerebbero un abuso d’ufficio.
4. Impatti Pratici
- Semplificazione burocratica: Riduzione delle convocazioni per visite ripetute, che spesso costituivano un ulteriore peso emotivo e logistico per i soggetti interessati.
- Risparmio di risorse: Le Commissioni sanitarie possono concentrare le proprie attività su nuovi accertamenti e casi che richiedono effettivamente una revisione.
- Dignità delle persone con disabilità: Eliminazione di controlli percepiti come inutili o vessatori.
Cosa fare per opporsi a una convocazione di revisione impropria ?
Se una persona affetta da una delle patologie stabilite nel decreto riceve una convocazione per una visita di revisione, può:
- Appellarsi al Decreto Ministeriale del 2 agosto 2007, citando l’elenco delle patologie esenti.
- Produrre la documentazione sanitaria già presentata in occasione dell’accertamento precedente o richiedere il recupero della stessa dagli atti della Commissione.
- Segnalare eventuali abusi d’ufficio, se la revisione è richiesta in violazione del decreto.
Criticità e Considerazioni
Nonostante i progressi introdotti, permangono alcune criticità:
- Vincolo all'indennità di accompagnamento o comunicazione: Non tutte le patologie gravi e irreversibili danno diritto a queste indennità. Sarebbe auspicabile una revisione di tale requisito per includere tutti i soggetti con condizioni stabilizzate o ingravescenti.
- Chiarezza delle procedure: La premessa all'elenco delle patologie potrebbe essere ulteriormente semplificata per evitare interpretazioni errate da parte delle Commissioni mediche territoriali.
Conclusioni
Il Decreto Ministeriale del 2 agosto 2007 rappresenta un importante traguardo per la tutela dei diritti delle persone con disabilità. Grazie a questo intervento, si pone fine a pratiche di revisione ripetitive e umilianti per coloro che affrontano patologie gravi, garantendo maggiore dignità e semplificazione amministrativa.
Resta però necessario un costante monitoraggio dell’attuazione del decreto e un eventuale ampliamento dei benefici a tutti i soggetti con patologie stabilizzate o irreversibili, indipendentemente dalla titolarità di indennità economiche specifiche.
Questo decreto, insieme a norme come la Legge 104/1992, consolida l’impegno dell’Italia verso un sistema inclusivo e rispettoso dei diritti delle persone con disabilità.