
Permessi Legge 104/92 per i lavoratori part-time superiori al 50%: novità e istruzioni INPS
L’INPS, con la circolare del 19 marzo 2021, n. 45, e ARAN per il comparto Funzioni Centrali (CCNL del 9 maggio 2022, art. 33, comma 9) e comparto Funzioni Locali (CCNL del 16 novembre 2022 art. 62. comma 9) hanno forniti importanti chiarimenti in merito al calcolo e alla durata dei permessi retribuiti previsti dalla Legge 104/92 per i lavoratori part-time, con particolare riferimento a quelli impiegati in rapporti di lavoro di tipo verticale o misto. Le nuove istruzioni sono il risultato di un adeguamento alla giurisprudenza recente della Corte di Cassazione, che ha stabilito che, per i lavoratori con un rapporto di lavoro superiore al 50% del tempo pieno, i tre giorni di permesso mensile devono essere riconosciuti integralmente, senza decurtazioni proporzionali.
La normativa di riferimento: cosa prevede la Legge 104/92
La Legge 104/92 tutela i lavoratori che assistono familiari con disabilità grave, prevedendo permessi retribuiti che ammontano a:
- 3 giorni al mese, frazionabili anche in ore, oppure
- 2 ore giornaliere in caso di orario lavorativo giornaliero pari o superiore a 6 ore.
Questi permessi sono riconosciuti sia ai lavoratori del settore pubblico che a quelli del settore privato.
Le novità per i lavoratori part-time del settore privato: circolare INPS n. 45/2021
La circolare INPS recepisce quanto stabilito dalla Corte di Cassazione nelle sentenze:
La Corte ha chiarito che, per i lavoratori a tempo parziale verticale o misto con percentuale di lavoro superiore al 50% rispetto al tempo pieno, i tre giorni di permesso mensile non devono essere riproporzionati.
Permessi interi per part-time superiori al 50%
I lavoratori con un part-time superiore al 50% (ossia con un orario settimanale lavorativo oltre la metà dell’orario a tempo pieno previsto dal contratto collettivo applicabile) hanno diritto a:
- Tre giorni interi di permesso mensile, senza alcuna riduzione.
Questa disposizione si applica sia per il part-time misto che per il part-time verticale, garantendo il diritto pieno ai permessi retribuiti.
Calcolo dei permessi per part-time inferiori al 50%
Per i rapporti di lavoro part-time fino al 50% del tempo pieno, la durata dei permessi è riproporzionata in base all'orario effettivamente lavorato.
Formula per il calcolo dei permessi:
Il risultato ottenuto viene arrotondato:
- All'unità inferiore se la frazione è minore o uguale a 0,50;
- All'unità superiore se la frazione è maggiore di 0,50.
Esempio pratico:
- Orario settimanale full-time: 40 ore.
- Orario settimanale part-time: 20 ore (50%)
Esclusione dal riproporzionamento
Il riproporzionamento non si applica nei seguenti casi:
- Part-time orizzontale: il lavoratore lavora tutti i giorni ma con orario ridotto. In questo caso, i tre giorni di permesso sono concessi integralmente.
- Nei mesi in cui il lavoratore part-time verticale o misto presta attività lavorativa a tempo pieno.
Cosa cambia per i lavoratori e i datori di lavoro
Benefici per i lavoratori
I chiarimenti forniti dall'INPS assicurano che:
- I lavoratori con part-time superiore al 50% non subiscano decurtazioni sui permessi, a tutela del diritto di assistenza ai familiari disabili.
- I lavoratori part-time orizzontali continuino a beneficiare pienamente dei permessi senza riproporzionamenti.
- Le persone con disabilità grave o i loro familiari possano contare su una maggiore chiarezza normativa.
Doveri per i datori di lavoro
I datori di lavoro, pubblici e privati, devono adeguarsi alle nuove istruzioni INPS, garantendo la corretta applicazione dei permessi previsti dalla Legge 104/92.
Part-time: le diverse tipologie e il loro impatto sui permessi
- Part-time orizzontale:
- Lavoratore impiegato tutti i giorni con orario ridotto.
- Tre giorni di permesso interi concessi senza riproporzionamenti.
- Part-time verticale o misto:
- Lavoratore impiegato solo in alcuni giorni o periodi del mese/anno.
- Permessi interi se l’orario lavorativo supera il 50% del tempo pieno.
- Riproporzionamento se l’orario è inferiore al 50%.
Conclusioni
Le istruzioni fornite dall’INPS nella circolare n. 45/2021 rappresentano un importante passo avanti nella tutela dei diritti dei lavoratori che assistono familiari con disabilità.
Per chi lavora part-time verticale o misto con una percentuale di attività superiore al 50%, i permessi della Legge 104/92 sono ora riconosciuti integralmente, garantendo un sostegno concreto nella conciliazione tra vita lavorativa e responsabilità familiari.
I lavoratori interessati possono rivolgersi ai patronati o ai consulenti del lavoro per verificare la corretta applicazione delle nuove regole e assicurarsi di godere dei propri diritti senza restrizioni o errori amministrativi.